Voto soggettivo: 10/10 Voto oggettivo: 9.5/10 Hollow Knight: Silksong è un gioco incredibile che ha settato un nuovo standard nel genere metroidvania, standard che verrà difficilmente superato nei prossimi anni se non dalla stessa Team Cherry. Ogni aspetto del gioco è curato in modo maniacale e passionale. L'art design è uno dei suoi punti di forza maggiori: le ambientazioni sono meravigliose e gli npc/nemici sono un'infinità, ma ognuno è unico e ben caratterizzato. Il gameplay è l'evoluzione di cui Hollow Knight aveva bisogno: il movimento è molto più fluido, veloce e soddisfacente, mentre il combat system è dinamico e accattivante. Il level design è ottimo ed è più accessibile rispetto a quello del precedente gioco, è infatti più facile non perdersi; inoltre Team Cherry è stata più clemente con la quantità e la posizione delle panchine e dei trasporti. A livello di trama invece, Silksong è molto più chiaro e lineare rispetto ad Hollow Knight, dato anche dal fatto che Hornet non è muta come il Cavaliere. Non manca ovviamente una buona dose di lore, che arricchisce il world building e aggiunge curiosità e dettagli notevoli. Da citare anche l'impeccabile lavoro sonoro, soprattutto per la colonna sonora realizzata da Christopher Larkin. Nonostante abbia amato il gioco, non posso negare degli oggettivi difetti, che però non trovo così impattanti sul risultato finale. Innanzitutto, nonostante la clemenza iniziale, andando avanti col gioco diventano più frequenti le runback lunghe e fastidiose. In secondo luogo, non manca qualche boss dimenticabile e poco ispirato. Infine, non è stata calcolata e bilanciata bene la quantità di schegge di carapace, che all'inizio sono sempre al massimo della capacità, anche usando gli strumenti. Detto questo, a mio parere, Silksong si aggiudica il titolo di miglior metroidvania di sempre. P.S. Silksong NON è troppo difficile, anzi, avrei quasi voluto qualche boss un po' più estremo verso la fine